Antica Fornace Grazia
Questa fornace è una delle più antiche, la famiglia Grazia iniziò qui la produzione a partire dal 1500
Possiamo affermare con certezza che la famiglia Grazia iniziò la produzione di maiolica nei primi decenni del’500, l'Antica Fornace, insieme ai documenti d'archivio, ne sono testimonianza.
È comunque da ricondurre a Bastiano Grazia nel dicembre 1769 l’acquisto di questo locale adibito a fornace che verrà mantenuto in attività dai suoi eredi.
Nel 1824, sotto l’operato di Giuseppe Grazia, è questa una delle tre sole fornaci rimaste in attività nel paese, ed è qui che negli anni ‘90 prende avvio seriamente il recupero della tradizione derutese, andata in profonda crisi nel XIX secolo, con Ubaldo Grazia, Alpinolo Magnini, Enrico Pignatelli e Angelo Micheletti.
In seguito, nel 1924 la famiglia Grazia costruirà un più moderno e funzionale stabilimento ai piedi del paese, tutt’ora attivo, riproponendo all’interno una fornace a legna che presenta le medesime caratteristiche di quella antica.
L’Antica Fornace Grazia, che si trova all’interno del centro storico di Deruta, ora ristrutturata completamente dal Comune, è stata adibita a Museo e Centro espositivo e sede dell'Ufficio Informazioni Turistiche, ed è una delle poche fornaci ancora integre conservate nel paese; presentando, infatti, tutte le camere necessarie per la cottura della maiolica.
Al piano terra si trova la camera di combustione che veniva riempita di legna e bruciata per raggiungere le temperature necessarie, nella volta a botte sono presenti dei fori quadrati che permettevano la risalita del calore nelle celle superiori, dove venivano collocati gli oggetti da cuocere. La seconda, la terza e la quarta camera, ai piani superiori, infatti ospitavano le maioliche.
Era necessario che tutte le aperture fossero murate, affinché il calore non si disperdesse, veniva lasciata solamente un’apertura, grande quanto un mattone, per controllare la fiamma, inserendo un oggetto che veniva preso con pinze in ferro per controllare lo stato di avanzamento della cottura.
Era richiesta una profonda esperienza da parte del fornaciaro poiché sembra che solamente osservando il colore della fiamma si riuscisse a comprendere la temperatura raggiunta. I processi dovevano essere realizzati con scrupolo e precisione perché se la temperatura veniva superata anche di pochi gradi si rischiava di rovinare giorni e giorni di lavoro causando rotture o difetti all’oggetto finito.
Attualmente l'Antica Fornace Grazia oltre che museo ad ingresso gratuito, è anche la sede dell'Ufficio Informazioni Turistiche e spazio espositivo.