Casalina

Casalina

Centro di origine romana, nato lungo la via consolare al confine tra i domini di Perugia e quelli di Todi, Casalina ebbe da sempre un ruolo strategico di notevole importanza costituendo, insieme a Deruta e Castelleone, l’avamposto difensivo verso sud dei territori perugini.

Il centro di Casalina è di origine romana ed ebbe un ruolo strategico di notevole importanza essendo l’avamposto difensivo verso sud dei territori perugini.

Come Deruta anche Casalina durante la “Guerra del Sale” nel 1540 parteggiò per il Pontefice, ottenendo come compenso l’esenzione dalle tasse per 25 anni.

San Carlo Borromeo fu più volte ospitato a Casalina in occasione dei suoi frequenti spostamenti da Milano a Roma.

Il fulcro del paese è rappresentato dall’antico castello e dalla chiesa di San Girolamo, edificata tra il 1779 ed il 1785 sui resti di un’antica chiesa. L’interno della chiesa presenta una serie di dipinti settecenteschi, importante antologia della pittura perugina del ‘700, Appiani, Monotti, Leopardi, Orsini e Gasperi.

L’antico castello ha subito numerose modifiche nel corso del tempo, restano come testimonianze una torre quadrangolare, trasformata in campanile, ed un maschio a pianta circolare parzialmente demolito.

Il castello attualmente è sede dell’ANC (Associazione Nazionale Carabinieri), del CERB (Centro Eccellenza Ricerca Birra) e dello Europe Direct (Antenne europee presenti in umbria) e del CESAR (Centro per lo sviluppo agricolo e rurale).

Merita una visita la Galleria di Storia Naturale di proprietà della Fondazione per l’Istruzione Agraria in Perugia (vedi sezione Musei).

Poco distante dal paese si trova la Rocca di Casalina, costruita intorno al 1365 dall’Abate Filippo Vibi e anticamente dipendente dall’Abbazia perugina di San Pietro.

In direzione nord ha sede il bellissimo Santuario della Madonna del Bagno (vedi sezione Chiese).

CURIOSITA'! Perché e Perugia il pane è sciapo? A causa della guerra del sale..........

Papa Paolo III Farnese impose una pesante tassa sul sale, i perugini, in virtù della loro autonomia, avrebbero dovuto essere dispensati dal pagamento del dazio, ma il Papa si rifiutò. Così nel 1540 la città rispose votando contro la tassa, dando inizio alla “Guerra del sale” simbolo del risentimento della città verso l’odioso controllo papale.